Stessi occhi, vista diversa

UN poesia sul ritorno a Saigon durante il capodanno vietnamita

Stessi occhi, visione diversa Voglio così tanto sembrare che ti appartenga

Nei tuoi occhi vietnamiti ho una faccia simile

I nostri corpi sono identificati come uguali da una "razza" visiva

Ma dietro i miei occhi c'è uno sguardo bianco perplesso

Costruito da un'educazione bianca e modi occidentali

E la lingua vietnamita, non lo so

Non sapevo nemmeno che pho non fa rima con go

Ma sono tornato a casa per trovare un senso di famiglia che sento di aver perso

E mi aggrappo a questa speranza attraverso molte lotte emotive e costi

Sto visitando il Vietnam per Tet e non so se appartengo

Tanti malintesi culturali mi fanno sentire in errore

Un orfano senza famiglia che fa affidamento sugli estranei per essere gentile

Temo di non sapere davvero cosa o chi voglio trovare

Sono tornato a Saigon, in parte eccitazione e in parte paura

Chuc Mung Nam Moi o Felice Anno Nuovo!
 

aprile 2003

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