di Aselefech Evans, adottato dall'Etiopia negli Stati Uniti.
Sono così entusiasta di condividere con tutti voi la copertina del nostro libro, "I leoni che ruggiscono lontano da casa”, un'antologia di etiopi adottati della diaspora, cresciuti negli Stati Uniti, Canada, Australia, Belgio, Francia, Svezia e Paesi Bassi. La copertina è del famoso artista etiope, Nahosenay Negussie.
Questo libro è un lavoro d'amore che ci ha messo sei anni per essere prodotto. Queste storie sono sacre e sfidano la narrativa tradizionale sull'adozione.
Prima di dedicarmi al lavoro contro il razzismo, il mio lavoro riguardava le intersezioni tra il benessere dei bambini e le adozioni transnazionali. Ho iniziato questo lavoro a 17 anni, parlando con psicologi e assistenti sociali, spingendo le agenzie a comprendere la complessità dell'allontanamento dei bambini dalle loro prime famiglie.
La National Association of Black Social Workers considerava l'adozione transrazziale una forma di genocidio culturale e tutti noi dobbiamo comprendere l'importanza della conservazione della famiglia.
Mi considero un conservazionista della famiglia politicizzato, che crede radicalmente che l'adozione transrazziale sia radicata nella perdita, nel trauma razziale e nel dolore. Ho lavorato in Etiopia sulla conservazione della famiglia, chiedendo la responsabilità del sistema che avrebbe comportato l'accesso ai documenti di nascita e la ricerca della famiglia. Era ed è un'opera che cambia la vita, perché la giustizia non sembra tangibile. Tanto danno è stato fatto.
Molti di noi sono bambini rubati, che hanno perso così tanto. Anche se mi asterrò dall'aggiungere qui le mie opinioni politiche sull'adozione transrazziale e internazionale (puoi leggere le mie opinioni quando avrai il libro), come le persone indigene, noi adottati siamo privati della nostra cultura, lingua e storia e costretti ad assimilare nella cultura dominata dai bianchi.
Gli etiopi non sono persone omogenee. Ci sono 86 gruppi etnici con storie, culture e lignaggi ancestrali diversi, anche se il colonialismo ti dirà il contrario. "Hanno cercato di seppellirci, ma non sapevano che eravamo semi".
Questo libro è potente per molte ragioni e integra magnificamente le prospettive degli adottati etiopi, che vanno dagli 8 agli oltre 50 anni.
Rendo la mia più profonda gratitudine agli adottati coreani, alle cui spalle mi appoggio, in quanto sono stati il primo gruppo di attivisti, a denunciare l'adozione internazionale per il suo imperialismo, dominio e corruzione.
“I leoni che ruggiscono lontano da casa” ti sfiderà nel miglior modo possibile. Restate sintonizzati per la data di uscita e intanto godetevi questa bellissima copertina.
Voglio anche ringraziare i miei co-editori Kasaye e Maureen: questo libro non sarebbe stato possibile senza di voi. Grazie per aver creduto in questo libro e per essere rimasto fedele alla nostra visione.
Puoi leggere di più da Aselefech sul suo sito web Figlia etioamericana.